28 Novembre 2019

Davanti ai rifiuti, l’unica risposta efficace è investire.

Esposito Servizi Ecologici

I rifiuti sono un problema difficile da sotterrare.
Lo sanno molto bene tutte le aziende e gli enti che operano nel campo del trattamento e dello smaltimento dei rifiuti.
Ma, sempre di più, ne sono a conoscenza anche i comuni cittadini. Per accorgersi dell’emergenza e della necessità di trovare rapidamente soluzioni, non serve essere esperti, basta posare lo sguardo sulle tonnellate di rifiuti che ogni anno vengono destinate alle discariche.

Però, come evidenziato dal nostro CEO, Fabio Meloni, nel suo intervento a Ecomondo 2019, i professionisti del settore conoscono a fondo le dinamiche, gli ostacoli e le esigenze di un comparto che, per quanto si possa immaginare sempre simile a se stesso, è invece in continua e necessaria evoluzione.
Non solo in termini tecnologici, ma di competenza, di strategia, di metodologia.

Lo spazio nelle discariche non è infinito. Anzi, è sempre meno disponibile e, di conseguenza, più costoso.
Basti pensare, per fare un esempio, alle tonnellate annue di rifiuti urbani raccolti in Lombardia: più di 4.550.000, di cui solo il 62% ha dato origine al recupero di materiali e solo il 24% è stato destinato alla produzione di energia.
Ancora più impressionante la produzione di rifiuti speciali, quelli provenienti dalle attività agricole e industriali: più di 16.800.000 di tonnellate annue.
(Dati 2017 e 2016 Arpa Lombardia)

È facile capire che la valorizzazione dello spazio è il fulcro attorno a cui ruota l’intero sistema. O, forse, sarebbe interessante vederlo come lo stimolo o il richiamo a migliorare il sistema stesso.
Di fronte alla scarsità di spazio, la risposta è quella di un rifiuto trattato in modo qualitativo. Con l’obiettivo di far crescere esponenzialmente le percentuali di materie riutilizzabili recuperate e la quantità di rifiuto destinabile ai termovalorizzatori.
Per massimizzare gli spazi residui delle discariche.

C’è bisogno di qualità nel rifiuto e nel trattamento del rifiuto. Investire non solo è importante, ma fondamentale.
Di più: investire non è una scelta, è una necessità.
E non si tratta solo di un investimento in macchinari e tecnologie, che naturalmente devono rinnovarsi e migliorarsi in continuazione, per rispondere in modo sempre più automatizzato ed efficiente alle sfide di questo settore.
Ma c’è anche un investimento necessario in persone, in competenze, in metodologie.

Il punto delicato diventa però il tempo. In particolare i tempi di risposta degli enti che concedono le autorizzazioni all’impianto e che, a volte, ci mettono un anno o addirittura due anni per rilasciare autorizzazioni e permessi.
Naturalmente, in quei due anni, il mercato è ulteriormente cambiato, la richiesta delle discariche o dei termovalorizzatori si è modificata. E quindi l’impianto, che ha appena ottenuto l’autorizzazione per migliorare la propria operatività, deve già prendere in considerazione nuovi sviluppi. E, quindi, nuovi investimenti.
E qui riparte il circolo vizioso (e virtuoso).

IMG2, che è attiva nel settore dello smaltimento e del trattamento dei rifiuti da molti anni, sta investendo molto nella direzione dell’efficienza.

Con scelte strategiche e coraggiose. Per esempio, da società singola, attraverso una logica di acquisizioni mirate, è diventata un gruppo di tre società, ognuna con le sue competenze specifiche che, in collaborazione con quelle delle altre società, aumentano notevolmente le capacità operativa, in termini sia quantitativi sia qualitativi.
IMG2 , Ingeco e Esposito Servizi Ecologici sono diventate un gruppo di tre società che mettono quotidianamente in comune i servizi, le competenze, le visioni, i mezzi, i tre impianti. E, soprattutto, la determinazione di tutte le persone che le compongono a rispondere in modo preciso, intelligente e mirato alle richieste sempre più esigenti del settore.

 

 

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